Viaggio a Kahemba

DIARIO 1° aprile 2022:

Sono le 4:20 del mattino, la sveglia suona. Di primo acchito ha tutta l’aria di essere un pesce d’aprile di cattivo gusto, ma non è così per Corrado, Irene e Federica che si preparano per il viaggio a Kahemba.

Lungo il tragitto è d’obbligo una sosta a Gungu per acquistare alcune provviste e l’occorrente per preparare la famosa guacamole “a la CN” (leggi Corrado Noseda)
Questa volta non siamo noi gli sventurati allo sbaraglio, bensì un gruppo di congolesi, il cui trattore ha avuto una panne. Fortunatamente bastano un cacciavite, un po’ di olio per motore (e di gomito), qualche biscotto e dell’acqua per permetter loro di proseguire.
Il nostro di viaggio invece continua all’insegna della tranquillità, interrotta di tanto in tanto dal vociare gioioso dei bambini che annunciano il nostro arrivo nei villaggi. I più timidi si limitano ad un sorriso abbozzato, mentre i più temerari si lanciano a perdifiato dietro la Jeep nel tentativo di raggiungerla per sbirciare oltre i finestrini.

Dopo 17 ore,raggiungiamo finalmente la “Maison de passage” delle Suore della Divina Provvidenza che, con un certo distacco (inaspettato visto le esperienze precedenti) ci accolgono al nostro arrivo. La giornata non sembra però voler finire, infatti solo dopo aver consumato una cena frugale ci vediamo finalmente assegnare le rispettive camere, tutte rigorosamente provviste di doccia privata! Peccato che ormai sia notte inoltrata, che non ci sia elettricità, l’acqua a dir poco gelida e la doccia già occupata da una vivace famiglia di scarafaggi che, a differenza delle suore, ci accoglie con grande fermento. Che si tratti ancora di uno scherzo del 1° d’aprile?

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