Arrivo a Kinshasa

DIARIO 29 marzo 2022:

Il nostro arrivo in Congo è avvenuto senza intoppi malgrado gli innumerevoli bagagli e le lunghe pratiche doganali. Ad aspettarci all’aeroporto il nostro insostituibile amico Mania che ci ha condotti alla “maison de passage” della sua scuola dove alloggiamo.

Siamo a Kinshasa da ormai 3 giorni e non vediamo l’ora di partire per Kikwit. 

Kinshasa è la terza città più popolosa dell’Africa: 17milioni e mezzo di abitanti. In questi ultimi anni è cresciuta a dismisura ed è diventata invivibile. Il traffico è caotico. Ovunque tu vada, incontri quelli che loro chiamano *Buchon” (ingorghi nel traffico) e impieghi ore per arrivare a destinazione.  L’aria è irrespirabile: oltre ai gas di scarico delle auto, incontri lungo la strada mucchi di plastica che bruciano. Le strade sono costellate di buche così profonde e piene di acqua fangosa che sembrano piscine.

Per fortuna che, di tanto in tanto, si trovano delle oasi di pace, come il ristorante “Je gagne ma vie” gestito da un’associazione di handicappati. Si mangia al fresco, sotto un pergolato e ti dimentichi che qualche minuto prima ti trovavi in una Jeep che avanzava a stento nel traffico frenetico, ti colava il sudore dalla fronte e faticavi a respirare.

Siamo una bella équipe di 7 persone, ben affiatate e piene di buonumore. Anche le giovani leve che non erano mai state qui si sono subito adattate alla nuova vita.

Oggi siamo andati al convento dei Gesuiti per riconfermare, alla scadenza dei dieci anni, il contratto d’affitto delle due case del Foyer Karibu e presentare il progetto di costruzione per la casetta della direzione. Il convento si trova in mezzo a una natura rigogliosa e bellissima: un Eden nel cuore della città.

Ormai sbrigate tutte le pratiche e gli impegni che ci trattenevano nella capitale siamo pronti lasciare questa caotica città.
Domattina presto partiremo alla volta di Kikwit. Siamo stati avvisati che incontreremo un pezzo di strada piena di buche, dobbiamo quindi calcolare più di dieci ore di viaggio, ma siamo pieni di entusiasmo: ci aspettano i nostri amici e i bambini. Stiamo andando a casa.

 

 

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