KAHEMBA

DIARIO 2 aprile 2022:

Dopo un sonno ristoratore, siamo pronti a vivere le emozioni che questo nuovo giorno ha da regalarci. Sarà grazie alle prime luci del mattino o all’arrivo dei ragazzi, ma quello che ieri ci era sembrato un luogo tetro e inospitale oggi si tinge di sfumature colorate. Dopo colazione, visitiamo la struttura che da anni funge da centro medico di base e al contempo accoglie i bambini malati di konzo. Malattia, questa, causata dal cianuro, contenuto nella manioca, che, se non trattata convenientemente, danneggia irreversibilmente il sistema nervoso centrale portando a una paralisi spastica. L’immobile è suddiviso secondo la tipologia di servizio fornito: sala visite, infermeria, fisioterapia, refettorio, maternità e attività ricreative. Sono proprio quest’ultime ad attirare la nostra attenzione tanto da spingerci ad entrare per scambiare qualche parola con gli allievi. Veniamo così  a sapere che stanno imparando a cucire e che le divise che indossano è il frutto del loro lavoro. Gli altri spazi non suscitano però in noi il medesimo entusiasmo, al contrario, ci lasciano un po’ di amaro in bocca. Tutti si trovano in un evidente stato di vetustà e disordine. Lo sconforto cresce ulteriormente quando, assistendo alla pausa pranzo, alla domanda: “Come mai non tutti mangiano?” ci sentiamo rispondere: “I ragazzi mangiano a giorni alterni”. Senza aspettare un attimo di più, iniziamo a distribuire i biscotti che abbiamo portato in regalo concedendo loro il bis e per taluni anche il tris!

Salutati i ragazzi, nel pomeriggio ci incontriamo con Claude, il responsabile dell’acquedotto della città, che si offre gentilmente di farci visitare le infrastrutture.
Purtroppo la meteo non è dalla nostra e, mentre siamo al mercato per acquistare dell’acqua, veniamo travolti da un acquazzone che ci obbliga a fare dietrofront e tornare al convento prima che le strade si trasformino in veri e propri corsi d’acqua. La tappa al mercato, seppur breve, è un’esperienza a dir poco unica. Siamo inseguiti attraverso l’intricata rete di viuzze da una folla di gente che ci acclama e saluta, neanche fossimo delle celebrità.
Di tutt’altro tipo invece la reazione delle suore alla nostra richiesta di poter avere la passwort  della WiFi, che, a detta di soeur Lea, è disponibile solo a partire dalle ore 18:00 in quanto prima non vi è sufficiente corrente elettrica (mah…!).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domani è un grande giorno, il giorno della messa domenicale! La funzione in lingua francese è prevista per le ore 6:30 (quella in dialetto locale alle 8:00), per questo motivo, decidiamo di coricarci presto; non prima però di scambiare due parole con il portavoce del gruppo d’accoglienza degli scarafaggi incontrati al nostro arrivo. Purtroppo per lui, questo, è stato il suo ultimo incarico (R.I.P).

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