Come se non avessimo mai lasciato Djuma! Mabaia, lunapark e un vestito nuovo

…come se non avessimo mai lasciato Djuma, la routine africana riprende a pieno regime. Si alternano i giorni in cui andiamo a prendere la legna nella foresta a quelli in cui, muniti di bidoni, ci rechiamo alla sorgente per rifornirci d’acqua. Poi, una volta rientrati all’orfanotrofio verso le 10.30, organizziamo delle attività per i bambini; spesso ci chiedono di disegnare e li accontentiamo. Dopo pranzo è il momento della siesta e tutti ne approfittano per stare lontani dal sole, che a partire dalle 12.00 è molto forte. Verso le 15.00 si parte con i bambini per andare a fare il bagno alla pozza (Mabaia) ed è sempre sorprendente vedere come questo momento sia apprezzato e come ne approfittino tutti per tuffarsi nell’acqua, spruzzarsi, ridere e, infine, a volte obbligati dai più grandi, lavarsi.

 

Quest’anno abbiamo con noi sei adolescenti che provengono dal Foyer Karibu di Kikwit (una città a sei ore di distanza) pronti a darci man forte durante le attività e tradurre dal francese al kikongo: unica lingua parlata dai bambini prima che inizino le scuole elementari. Si tratta di Placide, Huguettes, Benoît, Nadeje, Hochimin e Christophe; ragazzi che hanno appena terminato la scuola secondaria.

 

 Con grande piacere abbiamo potuto constatare che la cucina dell’orfanotrofio è stata rimodernata: il tetto è stato interamente rifatto e i muri rivestiti di cemento. Questo è stato reso possibile grazie alla generosità di molte persone che hanno donato i soldi necessari alla realizzazione del progetto.

 

Questa prima settimana le attività più importanti sono state:

     La distribuzione di vestiti

Come ogni anno, prima di partire, molte persone ci hanno generosamente offerto vestiti e materiale scolastico destinato ai bambini congolesi. Dopo una prima selezione in base alle necessità e aver « incastrato » tutto nelle valigie, una volta arrivati a Djuma abbiamo proceduto a riorganizzare i vestiti. Venerdì, a piccoli gruppi, abbiamo invitato tutti i bambini dell’organotrofio nel nostro refettorio a scegliere un vestito che gli andasse bene. Si tratta di un momento tanto atteso dai bambini, che fieri dei loro nuovi vestitini si fanno fotografare e vanno subito a toglierseli in modo da non sporcarli e poterli sfoggiare durante la messa della domenica.

     Il « lunapark » congolese

Dopo il successo dell’anno scorso, anche quest’anno abbiamo riproposto dei giochi a postazioni aiutati dai nostri mitici giovani del foyer. I giochi sono stati: il salto della corda, il lancio del freesbee, canestro, lancio della palla. E non potevano mancare balli di gruppo, europei e congolesi. Il tutto si è concluso con la distribuzione di biscotti.

1 thought on “Come se non avessimo mai lasciato Djuma! Mabaia, lunapark e un vestito nuovo”

  1. Dall’articolo traspare un gran senso di serenità e di allegria. Bellissime le foto 😀
    Grazie che ci rendete partecipi delle vostre attività e buona continuazione. Un saluto a tutti e un abbraccio in particolare a Monzi 😘🤗

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