Lunedì soeur Romanie ci ha chiesto se eravamo interessati ad andare a vedere una mattinata di pesca. Entusiasti, ma un po’ preoccupati per l’aspettata levataccia, accettiamo e chiediamo maggiori informazioni scoprendo con un certo sollievo che a Djuma per pescare si parte verso le 10/10:30.
Questa mattina (mercoledì 19 luglio 2017) alle 11:15 soeur Romanie si é presentata con jeans, polo e zaino in spalla pronta a partire.
Gli attrezzi che portiamo sono una rete e dei secchi, il classico materiale che si utilizza anche da noi. Arrivati sul posto, ci rendiamo però subito conto che non assisteremo a una classica battuta di pesca.
Qui si pesca così:
1. trovare una pozza/palude contenente dei pesci;
2. convogliare tutta l’acqua verso il canale di scolo e svuotare il bacino a forza di secchiellate;
3. aspettare che i pesci, alla ricerca di acqua, saltino nella rete posta vicino al canale di scolo;
3a. andare alla ricerca dei pesci boccheggianti equipaggiati con pala e bastone;
3b. nel frattempo i più piccoli approfittano della situazione per catturare le rane.
4. buttare i pesci nei vari secchi;
5. pulirli dalla fanghiglia e dividerli per grandezza;
6. tornare all’orfanotrofio e pulirli per la cottura;
7. friggerli nell’olio di palma fino a notte inoltrata.
Ciao ragazzi !
Che bello leggervi e vedere le foto delle vostre giornate coi bambini !
Buona continuazione ! 🙂
Grazie per questo documentario… chi l’avrebbe mai detto che lì si pesca così!!! Ciao paola
Che esperienze irripetibili alle nostre latitudini!
Leggervi è per me molto emozionante e mi fa pensare ai progetti di quando avevo la vostra età che non ho mai realizzato…..
Siete veramente GRANDI!
Ciaoooo! Chi avrebbe mai pensato di vedere soeur Romanie con i jeans!! Bravissimi ragazzi, vi penso spesso❤