DOMENICA AFRO-EUROPEA

Prima della partenza per Djuma, abbiamo comprato un sacco di lievito in polvere. Cosa ci avremmo mai fatto con questo ingrediente…? Ma naturalmente, la nostra PIZZA! Una volta alla settimana, più precisamente la domenica a pranzo, l’abbiamo preparata con i mezzi a disposizione sul posto: olio di palma, farina, sale e salsa di pomodoro precedentemente comprata a Kikwit e formaggio proveniente dalla capitale Kinshasa. Ultimo, ma non da ultimo, ci siamo serviti di un forno rudimentale costruito con un bidone metallico a cui è stato collegato un tubo per far fuoriuscire il fumo del fuoco usato per scaldarlo, che comunque invade tutto il locale (foto forno).

Per l’ultima domenica con il gruppo al completo (dato che giovedì 4 agosto di noi rientreranno), abbiamo deciso di preparare pizza per l’intero orfanotrofio, offrendola così per merenda. Per Désirée e Luca diana alle ore 7:00 per preparare 5 kg di pasta per la pizza, così da lasciarla poi lievitare tutta la mattinata.

Nel frattempo, Cinzia e Livia sono andate alla messa domenicale accompagnando i nostri bambini. Abbiamo scoperto che la maggior parte delle persone giungono in chiesa durante la celebrazione, quindi tra le 8:00, momento in cui iniziano i bellissimi canti del coro, e le 10:00; inizialmente la chiesa pare, infatti, deserta. La domenica è una giornata di riposo, ma non per tutti. Per le addette alla preparazione dei pasti sono davvero poche le occasioni in cui il fuoco sotto le pentole è spento. Le ragazze più grandi si sono messe subito in cucina per preparare quello che sarebbe stato il pranzo e la cena dei bambini. Monica ha aiutato a preparare il Saka Saka, tagliandolo e successivamente cuocendolo  sul fuoco. Chiara ha invece assistito alla preparazione del Luku, pasto a base di farina di mais e di manioca. Dopo aver fatto bollire il tutto in acqua, l’abilità sta nel rimestarlo correttamente (e ci vogliono tanti muscoli) per ottenere un impasto omogeneo e appiccicoso. Dopo questa dura operazione, ha aiutato a pulire i pesci secchi (togliendo la testa e le lische) unendoli successivamente alle verdure.

Come in ogni cultura, la cucina è un luogo di incontro in cui le donne chiacchierano, si scambiano risate e, talvolta, fanno anche tutt’altro, come ad esempio le treccine ai capelli.

Dopo pranzo, Désirée, Luca e Chiara hanno portato tutto l’occorrente per stendere le pizze nella “Grande Salle”, in modo da rendere più corto il tragitto fino al forno in cui cuocerle.

Si sono tenuti così occupati per tutto il pomeriggio e, a volte con qualche titubanza, sono stati aiutati dalle ragazze più grandi dell’orfanotrofio. Il tutto sotto lo sguardo attento dei bambini, curiosi e golosi.

Dopo aver cotto la decima e ultima pizza, abbiamo riunito i bambini per servire la merenda, la quale è stata molto apprezzata. È stato interessante poter osservare le reazioni provocate dal primo assaggio: dal disgusto al puro godimento del gusto.

 

1 thought on “DOMENICA AFRO-EUROPEA”

  1. Wow avete fatto un sacco di attività! Bravissimi! Chissà che tristezza X i bimbi ora che non siete più la…e che malinconia anche X voi…

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