Deo Gratias

Si chiama Deo Gratias ma tutti lo chiamano Deo. È il custode della scuola Horizons Nouveaux. Ma quando arriviamo noi e apriamo il cantiere per la costruzione delle nuove aule,  Deo diventa anche il nostro braccio destro. È lui che va in città bassa a comprare cemento, mattoni, chiodi, legname. È ancora lui che va a cambiare i dollari e che rientra con una scatola piena e pesante di franchi congolesi. Arriva a scuola alla mattina alle 6.30 e comincia a distribuire il materiale agli operai, poi alle 7.30 alza la bandiera congolese sull’asta e alle 8 fa entrare i bambini a scuola. Per tutta la giornata si divide tra il cantiere e la scuola: è infaticabile.

L’ho conosciuto nel 2004 quando stavamo costruendo la scuola Lwini. Era venuto a chiedermi lavoro ma io avevo già l’équipe degli operai al completo. Aveva tanti bambini da sfamare così gli ho inventato un lavoro:       il suo compito era di stare aggrappato dietro la nostra jeep mentre attraversavo il quartiere Kilokoko e di tenere lontani i bambini che cercavano di aggrapparsi dietro la macchina. Quando poi arrivavamo sulla strada asfaltata e non c’erano più bambini che si mettevano in pericolo, Deo entrava nella cabina e mi raccontava la sua vita. Così ho saputo che aveva studiato fino al terzo anno di università ma che aveva dovuto smettere gli studi alla morte del padre perché, essendo il maggiore della famiglia,  doveva occuparsi dei suoi fratelli. Ho saputo che era andato a piedi fino in Angola (500 km) a cercare diamanti ma che non aveva avuto molta fortuna.

Arrivati in città mi aiutava a caricare la macchina. Gli ho fatto prendere la patente di guida  così ha fatto “carriera” e oggi è l’ “intendant” della scuola di formazione “Horizons Nouveaux” , responsabile di tutte le infrastrutture.

È una persona gentile, molto educata e ha sempre stampato in viso il suo bel sorriso.

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