L’odissea delle treccine

Parola del giorno: Mèches/Nsuki = Capelli

Mercoledì primo agosto inizia l’odissea delle trecce: 2 giovani ed impavide  “mundele“ (Bianche) decidono di avvicinarsi alla cultura locale facendosi intrecciare i capelli da una ragazza del villaggio, Falonne. L’appuntamento previsto di prima mattina viene posticipato al pomeriggio per cause ignote; Falonne inizia il lavoro alle 14 con Agnese, la quale ingenuamente crede di poter finire il giorno stesso.

L’acconciatura si protrae anche dopo cena nella “Grande Salle“ grazie all’illuminazione di due pile frontali e s’interrompe alle 22.30 a causa della scarsa visibilità.

Il giorno seguente il lavoro continua, ma in tarda mattinata ci rendiamo conto di non avere sufficienti mèches per completare l’opera; per questa motivo Falonne decide di iniziare ad intrecciare Nathalie nell’attesa dell’arrivo di Huguette inviata al villaggio per l’acquisto del materiale mancante.

In previsione dei canti domenicali l’orfanotrofio si sposta in chiesa per le prove canore: Falonne non vuole mancare, per questo decide di mobilitarsi con tutta l’attrezzatura ed intrecciare Nathalie nella casa del Signore.

Nel frattempo Huguette torna dal villaggio a mani vuote dopo una lunga e minuziosa ricerca, si decide così di proseguire con Nathalie fino anche l’esaurimento delle sue mèches.

Scende il buio e il lavoro prosegue nel dormitorio degli adolescenti del foyer per poi continuare nella “Grande Salle“ guardando un rinomato telefilm nigeriano.

Venerdì 3 agosto ci si alza di prima mattina per partire al mercato e acquistare le mèches mancanti. Al ritorno, dopo il ritrovamento della parrucchiera momentaneamente smarrita, il lavoro riprende con Agnese e termina finalmente all’ora di pranzo.

È di nuovo il turno di Nathalie: il lavoro prosegue in chiesa e si sposta nella sala da pranzo dove ogni ragazzo del foyer che arriva, prima di salutare, condivide un’opinione sulla stesura dell’opera.

Sabato 4 agosto la testa di Nathalie è stata completata.

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